Sono molte le persone che, soprattutto in primavera o comunque in concomitanza con i cambiamenti climatici, soffrono di allergie. Ben 4 italiani su 10 infatti sono soggetti allergici, per cui questo “problema” si può dire sia abbastanza comune. In particolare, il corpo – in genere – reagisce ai pollini che vengono diffusi nell’aria in fase riproduttiva da parte delle piante.
L’allergia può portare:
- Occhi gonfi e lacrimazione
- Prurito e arrossamenti
- Raffreddore
- Alterazione uditiva
Tra i rimedi naturali per combattere l’allergia c’è la “terapia del sale” (anche detta haloterapia) ovvero quella che sfrutta i benefici di sale e iodio grazie all’esposizione in ambienti ricchi di queste sostanze.
Le grotte di sale sono “stanze” pensate ad hoc per il benessere in cui le pareti, il pavimento e il soffitto sono fatti di sale e che riproducono e amplificano gli effetti positivi della sana aria di mare.
Le grotte di sale rosa hanno in genere una temperatura interna di circa 20 gradi e un’umidità tra il 40% e il 60%; per trarne giovamento si consiglia una serie di trattamenti con 10-15 sedute nella stanza del sale.
Grotte di sale rosa: il sale dell’Himalaya e i suoi benefici
Il sale rosa Himalayano non è un comune sale marino, ma si tratta di una formazione cristallina che risale a circa 250 milioni di anni e che ha una struttura particolare dovuta alle elevate pressioni a cui è stato sottoposto.
Il tipo di processo di formazione che l’ha trasformato in cristallo, ha permesso al sale himalayano di assorbire e inglobare oligoelementi che sono preziosi per l’organismo.
Venne scoperto verso il 350 A.C. dalle popolazioni locali che notarono strati di sale che affioravano naturalmente dalla terra. A partire dal XVI secolo, con la conquista inglese dell’India, la sua estrazione venne regolamentata dall’impero britannico. Ancora oggi le estrazioni seguono il metodo impostato a quell’epoca, che permette di scavare la montagna senza per questo distruggere il paesaggio che la circonda.
Si presenta con un colore suo caratteristico che va dalle sfumature di rosa, arancio più o meno forte.
Dall’analisi chimica risulta essere composto di cloruro di sodio arricchito da calcio, potassio, magnesio, ossido di zolfo, ferro, manganese, fluoro, iodio, zinco,cromo, rame, cobalto, e altri preziosi elementi, la cui quantità può variare a seconda del filone di estrazione. Anche per questo motivo il suo colore può variare dal rosso all’ arancione brillante.
Questo sale ha la proprietà di trasmettere l’energia che è poi assimilabile dal corpo umano.
L’assunzione idrosalina ha i seguenti benefici:
– equilibrare acidi e alcali;
– regolare la pressione del sangue;
– migliorare le affezioni della pelle;
– attenuare e prevenire i problemi alle vie respiratorie;
– pulire l’intestino e depurare dalle tossine.
E’ noto che il corpo umano funziona per stimoli elettrici trasmessi grazie alla presenza di acqua nelle fibre e nervi e alla conducibilità di questa in cui è contenuta una percentuale di sale minerale disciolto.
Il sale è infatti l’elemento minerale che permette all’acqua di effettuare conducibilità elettrica (un’acqua distillata non ha conducibilità!).
La conducibilità elettrica
Il sale è un elettrolita (come gli acidi e le basi) con legami di tipo elettrostatico, dovuti cioè all’attrazione di ioni di carica opposta (Sodio Na+ catione, Cloro Cl- anione: questi fenomeni nascono da cessioni e da acquisizioni di elettroni fra gli atomi).
Il movimento caotico degli ioni salini nell’acqua consente la conduzione di corrente elettrica ed è fondamentale per i processi bio-elettrici, quindi per la vita organica e in particolare per il funzionamento del cervello, cioè la possibilità di PENSARE (anche inconscia: funzionalità dell’organismo).
Quindi acqua e sale sono le basi biologiche e fisiologiche fondamentali per la vita.
Il sale più ricco di oligoelementi, estratto da acque marine che presentano condizioni particolari (es. sale del Mar Morto), o da antichi residui di mari essiccati come quello dell’Himalaya, è la fonte più energetica e salubre per l’essere umano.
Fabbisogno di sale dell’organismo umano
L’organismo umano richiede sale da circa 0,2 a 5 grammi al giorno. I reni riescono ad eliminare il surplus fino a un massimo di circa 7 grammi. La carenza e l’eccesso portano a un malfunzionamento degli organi (per esempio il cuore: possibilità di infarti).
In Europa (stati industrializzati) il consumo (indotto anche dal contenuto di alimenti conservati) è fra 12 e 20 grammi al giorno (e, per lo più, è sale raffinato).
Per esempio, anche se migliore di quello raffinato, il sale marino integrale conserva tracce di inquinanti (come presenza chimica/ionica o in risonanza, anche in assenza di materia fonte).
Si dovrebbe usare acqua di mare prelevata in punti incontaminati.
La salgemma, proveniente da giacimenti minerari (antichi residui marini inglobati nel terreno), garantisce l’assenza di inquinanti indotti da scarichi industriali e fognari. Tuttavia i componenti naturali (oligoelementi, ecc.) non sono ben amalgamati al reticolo ionico del sale (NaCl) se non c’è stata una adeguata pressione da parte delle rocce sovrapposte (miniere polacche, tedesche, austriache).
Il sale rosa himalayano viene estratto manualmente, e successivamente ogni cristallo viene lavato in acqua purissima di sorgente ed asciugato al sole. Con un lavoro di grande impegno e pazienza, il cristallo di sale viene poi macinato a pietra e preparato per essere spedito.
E’ perciò da attenzionare la vera origine del sale; quello proveniente da altre miniere (polacche, tedesche ecc…) non ha la stessa qualità e proprietà del sale dell’Himalaya e non va bene per l’uso alimentare.